Alle relazioni cino-africane ho dedicato sul web numerosi miei interventi nel corso degli anni, riferendo lo sviluppo storico di tali rapporti e le attuali circostanze politico strategiche ed economiche. Il ruolo di Pechino in Africa, peraltro già programmato fin dagli albori della Repubblica Popolare Cinese, che recuperava contatti risalenti all'epoca imperiale, ha assunto un'importanza di straordinaria valenza, che fanno di Pechino una delle superpotenze più presenti i quel continente ed in aperta concorrenza, se non sfida alle altre. Se la Cina è andata modificando nel tempo il suo atteggiamento apparente verso l'area, passando da un approccio rivoluzionario ad uno di stampo neocapitalistico, un filo conduttore lega da sempre gli interventi cinesi in Africa. La potenza cinese ha diversificato il proprio divenire in terra africana, creando in essa gran parte delle premesse del progresso tecnologico della stessa madre patria. Non molti osservatori e anche i media pongono l'accento sulla particolarità della politica cinese in Africa, che tende in parte ad essere simile a quella neocolniale dell'Occidente, della Russia e di altre potenze esterne al mondo africano. Anche il quotidiano economico italiano Il Sole 24 Ore ha dedicato di recente un servizio all'argomento, se pur limitandolo al tradizionale rapporto tra la Cina e l'Algeria. Algeri fu uno dei capisaldi della linea terzo-mondista della leadership cinese fin dagli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Oggi rappresenta un momento di elevata partecipazione e di interazione tra i due Paesi, la cui rilevanza va ben oltre l'aspetto bilaterale.
Casalino Pierluigi
domenica 17 febbraio 2019
Cina e Africa
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