domenica 1 aprile 2018

MORTO UNO STALIN SE NE FA UN ALTRO, ANZI SI FA UN PUTIN

In un sondaggio del 2017 i russi si sono espressi con rispetto ed ammirazione per Stalin e non è solo il desiderio di un uomo forte che muove i russi, ma soprattutto la nostalgia per un periodo in cui, pur nelle ristrettezze, tutti avevano del necessario in perfetta uguaglianza. Almeno così pensano i russi di oggi anche dopo la riaffermazione del potere di Putin. Un discorso che ci fa riflettere sul fatto che la libertà è difficile da conquistare, ma è anche più difficile conservarla. La libertà non è certo licenza, ma responsabilità e se la democrazia diventa demagogia la strada verso la tirannia è breve. Se per la Russia il valore della libertà si baratta per il benessere si può anche comprendere, meno comprensibile è la resa della libertà a favore di un uomo forte in Occidente. In Russia, in fondo, morto uno Stalin se ne fa un altro, in Occidente il suicidio della democrazia appare un disastro immenso.
Casalino Pierluigi, scrittore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949, anche sul web, su Facebook e su Youtube culture 1.

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