Lo scopo di fotografare, dice Pmuk, premio Nobel della Letteratura, nel suo Instanbul, era di essere in posa per il futuro, circondati dal passato. Una Turchia, quella del passato, in cui l'autore turco ricorda la sua infanzia, intrecciata con la sua città, una città malinconica che comunque guardava al futuro, un futuro moderno e non un'epoca di regresso intellettuale, come pare farci capire Pamuk, mettendo il dito nella piaga di un declino di libertà e modernità. Fotografando e fotografandosi si voleva essere più moderni, mentre offi si assiste ad un'involuzione pietosa del tessuto culturale di quel Paese.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi
Nessun commento:
Posta un commento