Ricordo quegli anni non soltanto per esercizio di memoria ma sopra tutto perché ne fui, in un certo senso protagonista anche a livello nazionale se pur alle soglie dei massimi livelli. L'atmosfera politica dal 7 giugno 1972 (elezioni anticipate a seguito della sortita socialista degli "equilibri più avanzate") era ormai cambiata. Con il 1973 anche congliechi del colpo di stato cileno di Pinochet comiciarono a manifestarsi le aperture di Enrico Berlinguer in vista di un compromesso storico tra le magiori forze politiche italiane, in particolare la DC e il PCI. In quel periodo mi occopavo, nei gruppi giovanili della DC di "Orizzonti internazioni". A tale proposito ebbi modo di incontrare, grazie all'interesamento degli amici Mario De Luca e Luciano Zocchi in un bar di via Veneto a Roma il deposto re dell'Afghanistan, Zahir Shah brillante ed illuminato sovrano che aveva saputo cogniogare l'islam all'Iluminismo. La vicenda afgana, scaturita da una congiura di palazzo ad opera del generale Daud cugino del sovrano, ma intrecciata nel contesioso più vasto tra est ed ovest finirà per precipitare nell'occupazione sovietica del 1979. L'Italia di quel tempo, in preda alle convulsioni post'68 e già pervasa dalle gesta terroristiche e da quella che fu poi chiamata la "strategia della tensione", oltre che da una strisciante crisi economica, viveva una fase dificile nel pieno della più acuta congiuntura internazionale. Il 15 giugno 1975 nelle elezioni amminisrative il PCI sali al 35% e ho ben bresente tra i miei ricordi il corteo che fu organizzato nel mio paese, Laigueglia (SV) dalla locale sezione del PC per festeggiare la vittoria. Dal 1972 al 1978 assistetti in modo diretto e indiretto agli eventi più rilevanti della storia nazionale fraquentando persone e situazioni sulle quali avrei molto da dire oggi in un momento in qui si levano i veli della storia su quegli avinementi lontani. Ciò nondimeno le rivelazioni odierne nulla agiungono, anzi, se mai, non spiegano a suffiscienza quanto accadde realmente. -1
Casalino Pierluigi.
Graham Greene i often called a catholic novelist. At one stage of bis career, from the 1930's the 1950's, catholicism wasa maja source of inspiration for him.
L'uomo impariamo un idea, che può essere anche positiva, la trasforma in ideologia, l'applica rigidamente alla realtà è la rende un'arma omicida, che pervade la mente con forme dispotiche che contagiano l'azione In genere ci si riferisce al marxismo divenuto lenimismo e poi trasformatosi in stalinismo. Ma le ideologie non sono mai fiorite anzi inscatolano l'intelligenza, purtroppo.
Casalino Pierluigi.
Il pianeta vive tuttora un'immensa tragedia senza fine.
Pierluigi Casalino
Gli orrori della guerra hanno acuito la consapevolezza di una condizione umana di fondo che l'armonia del bello classico fa dimenticare.
Casalino Pierluigi
