giovedì 16 febbraio 2017

SEGRETO E METAFORA DEL VIAGGIO OVVERO IL PENSIERO DI SCOTO ERIUGENA

In precedenti interventi sul web sulla natura ed il senso del viaggio, ho avuto modi interpretare il viaggio come immagine della vita dell'uomo. La metafora del viaggio, del resto, costituisce uno dei punti base della speculazione di Scoto Eriugena o Giovanni Scoto per meglio dire: dalla metafora del viaggio, infatti muove la speculazione del pensatore medievale, il quale avvia il suo filosofare dal concetto di nome delle delle cose, affidando al nome la sostanza dell'essere di esse. Riallacciandosi a lui, Hegel vede in Scoto il fondatore della filosofia dello Spirito che diviene e nel divenire è Storia e fa appunto la Storia. Il pensare e comprendere la realtà, secondo Scoto, si porta da un mare calmo in apparenza all'oceano agitato dei sdillogismi. Ricordando la lezione neoplatonica dell'origine nel principio, dell'uscita da sé, del ritorno, Scoto puntualizza il percorso della realtà. Dio non è creato e crea le cause prime che sono create e creano. Il mondo, che è creato, non crea nulla, ma è in predicato di tornare a Dio stesso, a divinizzarsi fino a diventare un tutt'uno con Dio, che non creerà più nulla avendo in sé tutto ciò che ha creato. Che l'argomento del ritorno non sia cosa facile lo pensa anche Scoto ed è perciò che la sua opera maggiore sulle nature dell'universo, in tre libri, necessita di un quarto libro che appoda proprio a quella "astuzia della Ragione" che Hegel teorizza (leggi il mio analogo articolo su Pierluigi Casalino 2020).
Casalino Pierluigi, autore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949.

Nessun commento:

Posta un commento