Luigi Paini ha dedicato un bellissimo articolo sulla rivista di cultura Domenica de Il Sole 24 Ore del 17 gennaio scorso al viaggio da lui effettuato sul cosiddetto treno degli zar. Un itinerario ricco di romantici ricordi e di grande suggestione che parte da Nizza per giungere nella capitale russa. Stupisce apprendere dall'interessante racconto di Paini che "a Mentone, ultima stazione prima del passaggio in Italia, un indicatore elettronico che incute un certo timore mostra la fermata successiva, a Ventimiglia, e poi un piuttosto vago...et après jusqu'à Moscou..In Italia diverse fermate, da Sanremo a Milano Rogoredo, ma - si chiede l'autore dell'articolo - chissà per quale arcano motivo da qualche mese non si può più salire". La cosa davvero sorprende soprattutto perché e la Riviera, il celebre Occidente d'Italia dei viaggiatori del Grand Tour, al pari (e forse più) della Costa Azzurra era (ed è) meta privilegiata dei russi di estrazione e condizione e di ogni stagione della loro storia. Se la circostanza venisse confermata ci sarebbe da chiederci con rammarico perché mai quella che è sempre stata definita "l'altra faccia della Russia" non sia più tale. Ne emerge stranamente, di conseguenza, un'immagine impietosa che sicuramente non depone bene per le fortune di questa terra che in quel paese lontano ha suscitato, invece, ben diverse e più lusinghiere impressioni.
Casalino Pierluigi, nato a Laigueglia il 29.06.1949.
Casalino Pierluigi, nato a Laigueglia il 29.06.1949.
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