domenica 17 gennaio 2016

DISGELO TRA VATICANO E CINA?

C'è anche la mano di un oscuro addetto di Nunziatura ligure nella possibile svolta diplomatica tra la Chiesa cattolica romana e il governo di Pechino. Sta di fatto che le trattative iniziate da qualche anno sembrano davvero in dirittura d'arrivo. L'Ostplitik cinese della Chiesa di Roma trova, è vero, ancora qualche ostacolo nella spinosa questione della nomina dei vescovi, ma segnali incoraggianti vengono dalla discreta libertà di culto nel Paese di Mezzo proprio in occasione delle celebrazioni giubilari, se pur restano le battagliere perplessità dell'ex arcivescovo di Hong Kong, Cardinale Joeph Zen che accusa la Segreteria di Stato vaticana di scarsa conoscenze di cose cinesi. Ciò nondimeno gli eventi maturano e presto coinvolgeranno l'altro punctum dolens dei rapporti Cina-Vaticano, quello della cosiddetta Chiesa patriottica, nei cui ranghi, peraltro, da sempre si sente dire in privato:"Amo Papam, sed dicere non possum". Se si torna indietro nel tempo, al 1941, si apprende che la Cina fu consacrata al Cuore Immacolato di Maria SS dal delegato di Pio XII, Mons. Zanin. Quel Pio XII che definì lecito il culto degli antenati da parte dei fedeli cinesi.
Casalino Pierluigi, scholar, Laigueglia, 1949

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