sabato 2 gennaio 2016

"DANTE E L'ISLAM. L'eredità razionalistica di Ibn Rushd (l'Averroè dei latini) in Dante e nell'Europa Cristiana" dello studioso ligure Casalino Pierluigi, nativo di Laigueglia

Il Medioevo faceva pagare un caro prezzo al razionalismo in entrambe le sponde del Mediterraneo, in entrambi i mondi della divisione dell'Islam e dell'Occidente. Così è avvenuto ed avviene anche in tempi recenti, oggi in particolare, con l'avvento della Rivoluzione islamica in Iran e l'affermarsi e propagarsi del wahhabismo ultrasunnita in Arabia saudita e da questa nel resto dell'universo islamico e non. Al razionalismo neo-aristotelico di Ibn Rushd (Averroè) è legato Dante. Il destino di perseguitato del grande filosofo arabo-andaluso è dunque vissuto in toto dallo stesso Sommo Poeta. Ed è proprio quel Dante (sulle cui idee viene sempre piu' confermato l'influsso non solo di Ibn Rushd cioè Averroè, ma anche di Ibn Sina, cioè Avicenna e della speculazione arabo-islamica in genere, che influenza comunque l'intera Europa latina) che tanto deve all'eredità intellettuale e razionalistica dell'Islam classico.
Casalino Pierluigi, 2.06.2016

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