mercoledì 31 dicembre 2014
Lettera di Giuseppe a Matteo Renzi. L'ISTAT parla di fine della recessione. Solo barzellette, dice Giuseppe! Non saranno né le riforme del governo italiano, né la benevolenza dell''Europa del rigore a risolvere i problemi. Dalla crisi, ascoltate bene, dice ancora Giuseppe, si esce solo uscendo dall'euro, ripristinando un cambio lira euro uno a uno, oltre che superando e ridettando le regole di Maastricht. Tutto il resto è pia illusione, anzi presa in giro! Renzi, se è un uomo, deve fare questa battaglia e anche copiare lo stato sociale francese, regalandolo alla nostra gente, senza protezione in tempi di così grave congiuntura! Così Giuseppe. Et relata refero. Casalino Pierluigi, 31.12.2014
martedì 30 dicembre 2014
Saluteremo presto la fine dell'euro e il tramonto dell'assurda politica d'austerità, dice Giuseppe, per scegliere finalmente una condotta di tipo americano e giapponese, che hanno consentito a quei paesi di superare rapidamente la crisi. Così Giuseppe et relata refero. Casalino Pierluigi, 30.12.2014
LA LINGUA ARABA
La lingua araba, del gruppo semitico, a somiglianza con l'ebraico, ha suoni difficili a pronunciarsi per gli occidentali. Il suo sviluppo pare sia stato completato un secolo prima di Mohammed, il che ha fatto sì che essendo egli erede di una buona tradizione linguistica, privilegio dei Koreishiti, il Corano ha potuto più facilmente e con esso la lingua araba, che da allora, anche per il carattere sacro assunto, si perpetua invariata nel mondo musulmano. Nonostante che fra gli Arabi vi siano in uso dialetti regionali e, tra i musulmani nel mondo, vi siano popoli non arabi, che conservano, peraltro, le loro lingue originarie in prevalenza, tuttavia le sfumature fra loro sono tanto leggere che un marocchino può agevolmente capire un iracheno. Se la lingua araba si è perpetuata senza sostanziali operazioni di restyling o variazioni altrettanto non è avvenuto per la scrittura, che all'inizio utilizzava i caratteri kufici. Questa grafia esclusivamente consonantica era evidentemente difficile alla lettura, perciò verso il l'VIII secolo dopo Cristo si ebbe un'introduzione di segni vocalici, che portò alla condizione attuale della lingua. Inoltre, come negli altri campi dell'intelletto, gli Arabi mostrarono una grande capacità di assimilazione degli elementi che provarono una grande capacità di assimilazione degli elementi che trovavano sul luogo, eredità di popoli e civiltà precedenti, per cui mentre la lingua si arricchiva, dall'altro lato riusciva ad imporsi e ciò spiega la felicità di penetrazione e di permanenza nella civilizzazione altrui dell'elemento arabo. Per di più questa facilità di assorbimento linguistico spiega la sparizione del siriaco, del greco e perfino, in vari periodi, del persiano. Anche i turchi adottarono la scrittura araba, per poi abbandonarla con Kemal Ataturk, anche se strane contorsioni populistico-fanatiche recenti sembrano riportare indietro le lancette della storia turca. La ricchezza della lingua araba, tuttavia, è attestata da questo fatto, che uno dei più noti dizionari, quello di Ibn Seid, contava al suo tempo (secolo XI) già venti volumi! Basti pensare, infatti, che un arabo che tenga ad essere padrone della propria lingua, dovrà dimostrare di conoscere almeno 108 modi di designare il cammello e i 56 che riguardano il vento. Da questo culto della lingua, esaltato da grandi grammatici, non solo arabi, ma anche persiani e siriani, deriva un amore per la forma, che vuole rendere musicale il concetto: da ciò la grande passione per la poesia. Questo è il genere letterario più trattato nella lingua araba. L'abilità di tale arte conferisce un potere e un ascendente, che anche oggi ha il suo valore. Un esempio è stato quello, in un relativo passato, quello di Ibn Saud, un fanatico filologo, cultore di quest'arte e per mezzo di essa è riuscito .insieme beninteso al suo valore politico e militare- ad imporsi ai beduini del Negd e dell'Hegiaz. Sull'argomento non si mancherà di tornare.
Casalino Pierluigi, 30.12.2014
Casalino Pierluigi, 30.12.2014
Un autorevole e meditato commento su IL SECOLO XIX di oggi, 30 dicembre 2014, dice Giuseppe, si legge un a grande verità: la situazione greca dipende al 90% dalla cattiva gestione della politica economica europea, dai diktat sproporzionati e punitivi (la Grecia è grande poco più del Veneto e non meritava draconiane misure di austerità solo per accontentare le tradizionali fobie tedesche del debito: una vera sciagura, che ci insegna quanto dirompenti e distruttive siano state le direttive della Troika nei confronti dell'Ellade, che ora si ribella e sarà sicuramente in grado di far saltare il banco e europeo e far tornare a ragionare gli irresponsabili soloni dell'Europa). Così Giuseppe et relata refero, ma chi non condivide? Casalino Pierluigi, 30.12.2014
lunedì 29 dicembre 2014
UNA STORIA VERA. LUCIANO DI SAMOSATA E LE SUE INTUIZIONI FUTURISTICHE
Ne "La Luna in un sogno", da me pubblicato su "in poche righe" di Ennepilibri evoco la straordinaria intuizione fantascientifica e futuristica di Luciano di Samosata, autore greco del II secolo. Il racconto fa parte di quella Storia Vera, che costituisce un piccolo capolavoro della letteratura non solo fantastica e avveniristica di tutti i tempi. Si tratta di una narrazione in cui non c'è nulla di vero, ma che prospetta orizzonti sicuramente veri e comunque di grande attualità. Luciano ci propone il racconto di un viaggio immaginario ed immaginifico verso l'estremo Occidente, quell'estremo Occidente a cui faccio cenno nelle mie riflessioni sul viaggio sempre su "in poche righe" di Ennepilibri e su altre riviste on line sparse per la rete, compresi i miei blog ed altri siti. Un viaggio, questo ipotizzato da Luciano, che supera le colonne d'Ercole, aldilà di quei limiti che anche Dante farà varcare ad Ulisse nella Commedia, e va oltre i confini del mondo conosciuto e della stessa conoscenza, riprendendo proiezioni geografiche di Pitea di Marsiglia e di altri, compreso Platone, il Platone di Atlantide. Beffarda ed ironica e al tempo stesso accattivante la storia ci conduce nel regno dell'impossibile e dell'ignoto, con ricchezza di particolari e di suggestive rappresentazioni ed interpretazione di un cosmo assolutamente arcano e lontano dall'esperienza comune. Luciano forse non fu così popolare al suo tempo, tant'è che non ci è pervenuto alcuna notizia che parli di lui, spirito razionalista ed ironico, che per tali impostazioni intellettuali si fece anche molti nemici. Eppure la fortuna di questo siriaco di lingua greca cominciò grazie alla Storia Vera, opera di notevole spessore culturale e descrittivo. che ispirò nei secoli quei romanzi extradimensionali, cosiddetti appunto fantascientifici, modellati sulla trama lucianea: come, infatti, i Viaggi di Gulliver di Swift, l'Utopia di Thomas More, l'Ile des plaisirs di Fénelon, L'autre monde ou les états et empires de la Lune et du Soleil di Cyrano de Bergerac, le Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne, il Gargantua e Pantagruel di Rabelais, e pure l'Orlando Furioso, e Le avventure del Barone di Munchausen, e, last, but not least, lo stesso Pinocchio di Carlo Collodi. Ma difficilmente si troverà una sopravvivenza della Storia Vera di Luciano nel folclore medioevale e moderno. Abbiamo di fronte un divertissement singolare ed unico nel suo genere, da cui parte il fiume di tutta la letteratura fantascientifica contemporanea (leggi sul web tutti i miei articoli su Luciano di Samosata, oltre che Il Genio di Minerva, sempre su "in poche righe" di Ennepilibri).
Casalino Pierluigi, 29.12.2014
Casalino Pierluigi, 29.12.2014
domenica 28 dicembre 2014
HA RAGIONE IL PROFESSOR BAGNAI DOCENTE DI ECONOMIA ALL'UNIVERSITA' DI PESCARA: LA GERMANIA VUOLE DISTRUGGERE L'ITALIA PERCHE' E' UN CONCORRENTE. NON PUO' STROZZARE LA SPAGNA PERCHE' ESSENDO UN DEBITORE RISCHIA DI PERDERE SOLDI. GIUSEPPE APPROVA E ALLARGA LE BRACCIA, MA VORREBBE UNA RISCOSSA! W L'ITALIA! ET RELATA REFERO. Casalino Pierluigi, 28.12.2014
IL MARCHIO MADE IN ITALY E IL VETO DI BERLINO. Quando leggo l'articolo di Valerio Castronovo, che peraltro condivido, su Il Sole 24 Ore di oggi, 28.12.2014, mi viene il sangue alla testa e mi metterei a prendere a schiaffi qualcuno, dice Giuseppe nervosissimo. Neppure durante il semestre italiano di presidenza Ue si è riusciti ad ottenere l'etichettatura preziosa per proteggere l'originalità dei prodotti italiani! Una vera vergogna, conclude Giuseppe, che rinvia a responsabilità politiche e debolezze di inaudita gravità da parte del nostro governo, che avrebbe dovuto dare un pugno sul tavolo e dire alla Germania di sottomettere gli altri. L'industria italiana, dunque, dice Castronovo e Giuseppe sposa per intero, sicuro di condividere il pensiero della stragrande maggioranza degli italiani, continua ad essere penalizzata da un divieto strumentale, tagliato su misura a beneficio di lampanti interessi altrui. Al diavolo l'europa tedesca, ruggisce Giuseppe, rifacciamola in modo più serio e solidale!!!! Et relata refero, naturalmente....Casalino Pierluigi, 28.12.2014
Scrive bene Adriana Cerretelli su l'edizione odierna, 28 dicembre, 2014, che se in Europa si andrà avanti così si raccoglieranno solo cocci, oltre alla prevedibile ed irresistibile crescita di movimenti di contestazione. Così dice Giuseppe che non da adesso mette il dito sulla piaga della gestione errata della crisi sotto la regia tedesca. la Francia non ci sta, dice Giuseppe, ma questo non è nuovo, perché Parigi viola i limiti imposti dal 2009, ma ora il gioco si fa pesante perché dalla Grecia sta per soffiare un vento impetuoso che travolgerà le miopi politiche del rigore....Giuseppe insiste: così come si è arrivati non giova; sarà la volta buona che la Germania capirà la lezione? Così Giuseppe et relata refero. Casalino Pierluigi, 28.12.2014
sabato 27 dicembre 2014
L'INTERPRETAZIONE DOGMATICA DELL'AUSTERITA' IN ITALIA E (SOPRATTUTTO) IN EUROPA. Uno dei mali d'Italia
Giuseppe desidera richiamare l'attenzione sul MANIFESTO PROMOSSO DA FONDAZIONE EDISON, FONDAZIONE SYMBOLA E UNIONCAMERE. Vi si elencano i 10 punti per credere nell'Italia, prevalentemente descritta come in crisi, soprattutto per il mercato interno, ma non certamente per la tendenza straordinaria, anzi imperiale dell'export, un export che supera le più rosee previsioni, con un rialzo superlativo....Leggete, dice Giuseppe, il divo grillo parlante d'Italia, che si indigna di fronte all'Europa sbagliata del rigore (e dice lui "idiota"), l'elenco del Manifesto su Il Primato Nazionale - Quotidiano Italiano In Rete. Un motivo per sperare, ma anche per arrabbiarsi con chi vuole mettere in catene il Paese nel nome dell'interpretazione dogmatica dell'austerità, mentre il resto dell'Occidente e del Giappone corrono, grazie ad energiche iniezioni di liquidità....W l'Italia, conclude Giuseppe et relata refero....
Casalino Pierluigi, 27.12.2014
Casalino Pierluigi, 27.12.2014
venerdì 26 dicembre 2014
giovedì 25 dicembre 2014
mercoledì 24 dicembre 2014
FANTAMONDO ARTE.
In VULA, Claudio Ughetti da Ventimiglia, esiste una visione univoca e complessa, fortemente radicata nel fantamondo e aperta alle mille e mille dimensioni del tempo e dello spazio.
Casalino Pierluigi, 24.12..2014
Casalino Pierluigi, 24.12..2014
Perché non c'è un vero stato sociale in Italia al pari di quello francese? Questa è la domanda che si pone e pone Giuseppe, il divo grillo parlante d'Italia. E ce lo domandiamo tutti. Perché lo stato non incoraggia la natalità e non aiuta la famiglia e i pensionati? Ai posteri l'ardua sentenza -dice Giuseppe- et relata refero. Non c'è in parlamento un progetto di legge che abbia un qualche valore e che sia improntato a dare ai cittadini un vero stato sociale! Così Giuseppe et relata refero. Casalino Pierluigi, 24.12.2014
IL CAPRICCIO DI COSTANTINO di Casalino Pierluigi su "in poche righe" di Ennepilibri. Riflessione dell'autore ligure Casalino Pierluigi, nativo di Laigueglia, su come l'imperatore Costantino il Grande cambiò la religione dello stato, fondando su di essa le sue fortune politiche. Casalino Pierluigi, 24.12.2014
Giuseppe, baldo patriota anti-Europa tedesca, per la salvezza d'Italia. Tutti salutano Giuseppe come vate della nuova Europa senza euro e senza austerità, cioè l'Europa dei popoli, che fa ripartire l'economia, al pari dell'America con l'intelligenza delle iniezioni di liquidità. Et relata refero. Casalino Pierluigi, 24.12.2014
IL CASO ITALIA E LE STRINGHE TEDESCHE E DELLA BCE di Roberto Napoletano su IL SOLE 24 ORE di oggi. Merita leggere ed elogiare l'autore di questa nota - dice Giuseppe et relata refero - perché finalmente parla chiaro: dalla crisi non si esce con l'austerità, frutto della miopia tedesca! Punto e basta! Fin qui Giuseppe e chi non condivide è scemo! W l'Italia. Casalino Pierluigi, 24.12.2014
L'Europa dell'euro e dell'austerità ha i giorni contati, dice Giuseppe, guardando con favore alla crescita dell'economia americana, che se ne infischia dell'austerità...Così gli americani si riprendono! W la loro faccia alla faccia nostra o meglio delle regole d'austerità imposte dagli idioti dell'austerità! W L'Italia se saprà affrancarsi da queste stupide norme! Così Giuseppe il grande! Et relata refero. Casalino Pierluigi, 24.12.2014
Sono contento, dice Giuseppe, se la Grecia rimette in crisi l'euro e la politica di austerità targata Germania: così si manderà all'aria le ottuse determinazioni del rigore e si sarà costretti a riscrivere in senso più democratico e solidale il trattato di Maastricht. Et relata refero. Casalino Pierluigi, 24.12.2014
Senza allentare i cordoni della borsa, la crisi non finisce. Tagliare le spese inutili va bene, ma con intelligenza, non eliminando ciò che serve, piangendo poi sugli erfrori commessi solo per compiacere le stupide regole dell'austerità! Così Giuseppe, il divo grillo parlante d'Italia et relata refero. Casalino Pierluigi, 24.12.2014
In Italia- dice Giuseppe- non esiste un vero stato sociale, che aiuti le famiglie e sostenga i meno abbienti e i pensionati. Stranamente il governo Renzi non intende estendere benefici ad una categoria, come quella dei pensionati, che farebbe ripartire i consumi alla grande. Più lo stato aiuta i cittadini, salvo i casi di chi s'approfitta, ma sono sulle dita di una mano, più certa è la ripresa dei consumi e dell'economia! Così Giuseppe...et relata refero.....Casalino Pierluigi, 24.12.2014
Giuseppe e la crisi. La mancanza di un vero stato sociale in Italia.
Nessuno, dice Giuseppe, ha mai pensato a creare le basi di un vero e solidale stato sociale in Italia, che incoraggi anche la natalità (altro che bonus bebè da miserabili soli 80 euro, aggiunge il divo Giuseppe). In tanti anni, né destra, né sinistra ci hanno mai pensato, forse perché siamo un paese di individualisti o perché si deve destinare i soldi ai soliti noti o a mantenere vitalizi a chi siede anche un solo giorno nelle assemblee elettive! Così Giuseppe, che auspica che si possa avere in Italia uno stato sociale come quello francese, per parlare di quello più vicino....Et relata refero.
Casalino Pierluigi, 24.12.2014
Casalino Pierluigi, 24.12.2014
Giuseppe e la crisi.
"Mentre l'Europa tedesca si masturba il cervello con le cure dell'austerità, l'economia americana non solo riparte, ma corre con energiche iniezioni di liquidità e di investimenti!" Così Giuseppe sull'interminabile crisi del Vecchio Continente e soprattutto dell'Italia. Et relata refero.
Casalino Pierluigi, 24.12.2014
Casalino Pierluigi, 24.12.2014
martedì 23 dicembre 2014
Considerazioni e riflessioni su IL TEMPO E LA MEMORIA. Articoli e note di Casalino Pierluigi, autore ligure, nativo di Laigueglia, autore de IL TEMPO E LA MEMORIA, Ennepilibri, 2006, Imperia. Intervista a Radio 24 (La storia di Michele Casalino) di Casalino Pierluigi su IL TEMPO E LA MEMORIA. Casalino Pierluigi, 23.12.2014
lunedì 22 dicembre 2014
ELIO MENZIONE. Umanità e sensibilità.
Ricordo di Elio Menzione, diplomatico di lungo corso, legato a me da anni di studi e di amicizia nel segno dell'educazione salesiana di Alassio, l'affettuosa lettera inviatami a seguito di un banale, quanto grave incidente. All'epoca Menzione era ambasciatore d'Italia a L'Avana. Mi incoraggiò, tra l'altro, a proseguire il mio impegno nello studio del mondo arabo e delle questioni attinenti l'Islam.
Casalino Pierluigi, 22.12.2014
Casalino Pierluigi, 22.12.2014
ELIO MENZIONE
Ricordo con affetto e saluto caramente Elio Menzione, ambasciatore della Repubblica e straordinario rappresentante dei nostri interessi nel mondo. Saluto in lui l'amico ed antico compagno di tanti anni di studi presso il Don Bosco d'Alassio, stagione indimenticabile di formazione culturale ed umana. Lieto di sentire di lui notizie di riconoscimenti continui del suo contributo alla miglior conoscenza dell'Italia nel mondo, Lo invito a leggere sul web, per quanto possibile ed interesse, le tracce del mio percorso di analisi, articoli, libri e riflessioni non di rado dedicati alle questioni internazionali più importanti, oltre che alle considerazioni su temi diversi del dibattito delle idee nel mondo contemporaneo.
Con stima, Pierluigi Casalino, 22.12.2014
Con stima, Pierluigi Casalino, 22.12.2014
domenica 21 dicembre 2014
venerdì 19 dicembre 2014
giovedì 18 dicembre 2014
mercoledì 17 dicembre 2014
martedì 16 dicembre 2014
lunedì 15 dicembre 2014
domenica 14 dicembre 2014
venerdì 12 dicembre 2014
L'Ue? Bisogna rifarne una nuova, dice Giuseppe, senza le sciocche regole della presente realtà comunitarie, che servono solo a reggere gli interessi dei Paesi più forti! La solidarietà vera esclude simili idiozie e soprattutto non può poggiarsi, conclude Giuseppe, sull'ottuso rigore imposto da gente poco intelligente e priva assolutamente di senso pratico. Casalino Pierluigi, 12.12.2014
giovedì 11 dicembre 2014
mercoledì 10 dicembre 2014
lunedì 8 dicembre 2014
Anche un importante giornale tedesco, dice Giuseppe, ammette che l'euro è stata la rovina dell'Italia. L'uscita dall'euro con una nuova moneta basata su u cambio vero cioè uno a uno con l'euro ridarebbe ossigeno all'economia e le esportazioni schizzerebbero in alto e anche il mercato interno ne trarrebbe vantaggi enormi. L'unico problema sarebbe la crisi in cui getterebbe l'eurozona, ma francamente CHI SE NE FREGA! Hanno fatto qualcosa per noi, aggiunge Giuseppe, se non solo sgridarci e trattarci da scolaretti, anzi da colonia?!. L'Europa così non ha senso, conclude Giuseppe. W l'Italia! Et relata refero. Casalino Pierluigi, 8.12.2014
domenica 7 dicembre 2014
La Germania deve capire che non può continuare ad imporre sacrifici e politiche di austerità di bilancio. Non si capisce perché, dice Giuseppe, quando mette dei denari insieme ad altri, se ne riprende cento il suo spread aumenta, mentre se a farlo è un altro lo spread non aumenta. Qualcosa non funziona! Ora basta. L'Europa deve essere a portata di popoli e non di bilanci. Fin qui Giuseppe. Et relata refero. Casalino Pierluigi, 7.12.2014
Giuseppe si associa a che invoca la fine della crisi con la Russia e loda l'iniziativa di Hollande di incontrare Putin. Occorre rispettare le sfere di influenza, dice Giuseppe, pur nel contesto dei diritti delle nazioni più piccole, ma una cosa è certa: la crisi penalizza l'economia dell'Italia e non poco, a causa dei legami commerciali con la Russia. Et relata refero. Casalino Pierluigi, 7.12.2014
L'Europa, Berlino e la bugia collettiva. Giuseppe legge e loda l'articoli a firma di Carlo Bastasin su Il Sole 24 Ore di oggi, 7 dicembre 2014.
Alla radice della crisi, insomma, non ci sono problemi seri di bilancio, ma un deficit di solidarietà, aggiunge Giuseppe e la Germania sembra non voler capire che non si può sacrificare l'Europa anche ad uno solo dei suoi principi. -E' ora di finirla!-aggiunge Giuseppe. E' una delle pagine più buie della storia europea e si continua a mentire. Solo con potenti iniezioni di liquidità (e di debito, fatte salve le operazioni sacrosante di taglio di spese inutili e di privilegi inaccettabili) si può uscire da questa maledetta crisi. Così Giuseppe et relata refero.
Casalino Pierluigi, 7.12.2014
sabato 6 dicembre 2014
venerdì 5 dicembre 2014
GIUSEPPE E LA CRISI
E' inutile che ci continuiamo a raccontarci delle favole, dice Giuseppe, questa crisi stupida ed assassina è la crisi targata euro ed eurozona, tutto dimezzato e tutto azzerato, tutto in piena rovina e si è visto da subito, da quando certi scienziati in Italia e in Europa hanno voluto l'euro, una scelta becera e sbagliata, perché le case di norma si costruiscono dalle fondamenta,,,,Ci giriamo intorno: l'euro ci ha rovinato e non in teoria, ma in pratica. Ognuno doveva fare come voleva e non associarsi in questa idea disperata.....Così Giuseppe. Et relata refero...
Casalino Pierluigi, 5 dicembre 2014
Casalino Pierluigi, 5 dicembre 2014
giovedì 4 dicembre 2014
mercoledì 3 dicembre 2014
lunedì 1 dicembre 2014
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