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Dal fondamentalismo al terrorismo: radici storiche e ideologiche.

carlo alberto de mariacarlo alberto de maria

2016, Rassegna di Psicoterapie. Ipnosi. Medicina Psicosomatica. Psicopatologia Forense.


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Ideological and historical roots of islamic fundamentalism and terrorism


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Riassunto: Questo articolo cerca le radici storiche e ideologiche del terrorismo e del fondamentalismo islamico. Nella prima parte cerco di svolgere la storia del pensiero islamico dal periodo Abbaside (VIII sec.) fino alle soglie del novecento, dando particolarmente risalto a quegli autori, come Ibn Taymiyya, citati a tutt'oggi dalla galassia fondamentalista. Parlo poi della storia del terrorismo islamico internazionale dal 1980 in poi cercando di riconnettere alcune delle sue istanze con problematiche medievali. Nella seconda parte, attraverso l'autobiografia di un terrorista (Abu Mansour al Amriki), cerco da un lato di tracciarne sommariamente il profilo psicologico, dall'altro di riconnettere alcuni temi presenti a problematiche sia di controversistica islamo-cristiana (e in misura minore islamo-ebraica) del medioevo sia ad altre tematiche tipiche del pensiero islamico classico. Nella terza ed ultima parte cerco di trarre un insegnamento dal resto della tesi e di inquadrare il mondo islamico, a livello culturale e geopolitico, come fenomeno "altro" (pur se con innegabili punti di contatto), ma non a tutti i costi "nemico" rispetto al nostro mondo occidentale. Le finalità dell'articolo, quindi, sono quelle della criminologia. I suoi contenuti sono quelli dell'orientalistica e dell'islamistica.


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Riassunto: 

Questo articolo cerca le radici storiche e ideologiche del 

terrorismo e del fondamentalismo islamico. 

Nella prima parte cerco di svolgere la storia del pensiero 

islamico dal periodo Abbaside (VIII sec.) fino alle soglie 

del novecento, dando particolarmente risalto a quegli 

autori, come Ibn Taymiyya, citati a tutt'oggi dalla galassia 

fondamentalista. 

Parlo poi della storia del terrorismo islamico 

internazionale dal 1980 in poi cercando di riconnettere 

alcune delle sue istanze con problematiche medievali. 

Nella seconda parte, attraverso l'autobiografia di un 

terrorista (Abu Mansour al Amriki), cerco da un lato di 

tracciarne sommariamente il profilo psicologico, dall'altro 

di riconnettere alcuni temi presenti a problematiche sia 

di controversistica islamo-cristiana (e in misura minore 

islamo-ebraica) del medioevo sia ad altre tematiche 

tipiche del pensiero islamico classico. 

Nella terza ed ultima parte cerco di trarre un 

insegnamento dal resto della tesi e di inquadrare il 

mondo islamico, a livello culturale e geopolitico, come 

fenomeno “altro” (pur se con innegabili punti di contatto), 

ma non a tutti i costi “nemico” rispetto al nostro mondo 

occidentale. 

Le finalità dell'articolo, quindi, sono quelle della 

criminologia. 

I suoi contenuti sono quelli dell'orientalistica e 

dell'islamistica. 

Parole chiave: Terrorismo; fondamentalismo; Ibn 

Taymiyya. 

Abstract: 

In this paper I try to find out the ideological and historical 

roots of islamic fundamentalism and terrorism. 

In the first section I examine the history of islamic 

thought from the Abbasid period (VIII century) up to the 

dawn of the XX century, with special attention in such 

authors as Ibn Taymiyya, quoted also nowadays by 

modern fundamentalists and terrorists. 

Then I briefly summarize the history of islamic terrorism 

from the 80's up to present, and I try to link some of its 

modern patterns to medieval islamic thought. 

In the second section I analyse the autobiography of a 

terrorist (Abu Mansour al Amriki) and I build a rough 

psychological outline of this terrorist. In the same chapter 

I try also to link some patterns of his autobiography with 

the muslim-christian (and on a less extent muslim-jewish) 

controversy topics of the middleages and also with other 

topics of classical islamic thought. 

In the third and final section I draw conclusions from all 

the topics of this paper, and I suggest to consider Islamic 

world, like something quite “different” from us, but not as 

the “perfect enemy”. 

The aims of the paper are those of criminology. 

The contents are those of oriental and islamic studies. 

Keywords: Terrorism; fundamentalism; Ibn Taymiyya 

PREMESSA 

Questo articolo vuole affrontare il problema del terrorismo, ma a 

partire da quello del fondamentalismo. 

Se i due fenomeni sono collegati non sono tuttavia lo stesso 

fenomeno. 

Si potrebbe definire il fondamentalismo come una visione della 

realtà e della vita fortemente intransigente. 

Tuttavia questa visione non implica in se atti violenti con una 

valenza politica come quelli terroristici. 

L'afgano con quattro mogli, alcune delle quali troppo giovani per il 

nostro occidentale modo di pensare, non compirà immancabilmente 

atti di sabotaggio o crimini nel suo paese o all'estero contro 

obbiettivi occidentali. 

Un modo di vita tradizionale, noi diremmo bigotto, non implica 

azioni violente rivolte verso l'esterno, tanto più quando la comunità 

dove vive il fondamentalista ha valori omogenei ai suoi ed è 

parzialmente isolata dal resto del mondo. In questo caso non vi 

sarebbe la causa scatenante di questi atti. 

Il fondamentalismo, non solo islamico, ma anche ad esempio quello 

indù, chiamano in causa la problematica dell'universalità dei diritti 

umani più che quella della sicurezza del mondo occidentale. Il 

fondamentalismo, quello islamico in primis, può tuttavia portare ad 

un odio per il mondo occidentale foriero di valori opposti ai propri 

e che si pone anche come attore geopolitico, importante e spesso 

violento, nei confronti dei popoli islamici. 

In altre parole il fondamentalismo, in quanto chiusura alle 

differenze ed alle alternative nel modo di vita, può portare ad un 

estremo compattamento della lettura del quadro geopolitico, e ad 

una visione che contrappone come blocchi contrapposti, senza 

sfumature di sorta, un mondo occidentale, Israele compreso, reo di 

avere valori diversi da quelli islamici, e di volerli, sia attraverso le 

guerre sia attraverso l'economia e i media, diffondere nel mondo 

islamico, snaturandolo. Come vedremo, storicamente, le posizioni 

fondamentaliste nel pensiero islamico si sviluppano di pari passo 

col dubbio sull'universalità della conoscenza razionale, 

contrapposta a quella mistica e coranica. Ci si potrebbe 

domandare, provocatoriamente, dove noi prendiamo tanta 

sicurezza sull'universalità dei nostri valori, tanto da volerli 

applicare al resto del mondo. 

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