Da circa 5 mila anni, da quando la scrittura iniziò a registrare i fatti, gli uomini intraprendono delle guerre. Non riescono a smettere come ci dimostrano ancora gli attuali conflitti, soprattutto quello ucraino che si combatte di nuovo sul Vecchio Continente. Se facessino una raccolta di testi greci e latini in proposito potremmo spiegarci cos'era la guerra nel mondo classico greco latino. Da Licurgo ad Aristotele, da Cesare a Plutarco, da Tito Livio a Erodoto si ritrovano brani di opere che parlano degli orrori o dei conflitti intestini, del desiderio di pace o di lotte civili. Non mancano testimonianze sui riti e la sacralità delle guerre o sul fatto che in esse, come ci ricorda Polibio, tutti i colpi sono permessi. Del resto Tito Livio scrive : "La guerra nutre se stessa". Analoghe considerazioni fa Kautilya, l'antico teorico e politologo indù, nel suo Arthasastra, modello di spietato realismo politico.
Casalino Pierluigi
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