Pop Robot, ultimo lavoro del futurista Roberto Guerra, costituisce un felice passaggio attraverso la "Covid19 era" del messaggio robotico racchiuso nella pop music. Guerra ricostruisce e ripropone i confini in perenne espansione di una realtà che ha segnato l'ultimo Novecento e continua a illuminare i primi decenni del secolo presente . L'arte che ci viene incontro nella nuova esperienza di Guerra è quella che ha caratterizzato questi ultimi decenni e che si identifica nella musica elettronica e nei suoi vati. Si tratta di una pagina di elevato valore culturale e semantico, che recupera le performances di quanti hanno espresso un modo nuovo di fare arte, prima ancora di fare musica. Eredità estrema dell'apogeo del rock, la pop music ci offre considerazioni di grandissima attualità. Non è un caso che le molte indicazioni di questo universo a più voci si vadano a iscrivere nella "strana guerra" che stiamo combattendo contro la pandemia. I diversi capitoli storici della musica elettronica ci spiegano in rapida e vivace successione le tre tendenze dominanti della condizione di guerra in senso lato, dello strano trilatero dato da ostilità originaria, esposizione al gioco delle probabilità e del caso, decisione politica, alle quali tendenze si aggiunge, peraltro, una componente certamente visionaria, che rilancia la stagione delle avanguardie e plasma con esse la storia di questo nostro tempo. Anzi, non è sbagliato affermare che la centralità dei Beatles e di altri gruppi che si sono via via affacciati, dalle origini del fenomeno, alla ribalta della musica contemporanea, resta tale anche oggi nel pieno delle contraddizioni della società dell'insicurezza. L'anima suggestiva e appassionata dei grandi interpreti del rock postmoderno ci pervade ormai dal di dentro e si colloca in parallelo alle grandi imprese della corsa allo spazio, sia extra planetarie che inter planetarie che, in larga misura, presero l'avvio all'inizio della dell'avventura musicale e strumentale del pop. La robotica è al tempo stesso un rampollo di questa fase storica e si coniuga perfettamente con il mito futurista della velocità e della sfida all'ignoto. Le vibrazioni musicali del pop annunciano, quindi, anche nell'ottica di Guerra, scenari sempre più avvincenti e creativi.
Casalino Pierluigi
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