Si è dissertato a lungo e mai abbastanza sulla preponderante influenza di Ibn Rushd (l'Averroe' dei Latini) su Dante, ma anche su quella di Ibn Sina (l'Avicenna dei Latini) sulla teoria dantesca della luce nella Divina Commedia. Resta ancora da ricordare la coerenza e la profondità speculativa di Dante nel IV trattato del Convivio, con cui riducendo l'origine dell'uomo nobile, che altri non è che il filosofo, ad un fenomeno di necessità naturale secondo il meccanismo avicenniano della preparazione e del flusso -Dio infonde l'intelletto e con esso il seme della nobiltà solo in quell'organismo naturalmente preparato e quanto più adatto a riceverlo -, faccia della riproduzione la ragione di una nobiltà di nascita che si configura al contempo come perfezione naturale e dono di grazia. In tale contesto si annida tutto il platonismo che, in concorrenza all'aristotelismo, pervade nel modo più ampio il pensiero dell'Islam medievale.
Casalino Pierluigi autore e studioso ligure di Imperia nato a Laigueglia il 29 giugno 1949....già sul web....
domenica 10 marzo 2019
Dante e l'Islam ovvero la molteplice influenza di Avicenna(Ibn Sina) sul Sommo Poeta
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