Dante ha molto a cuore il benessere sociale e la felicità, non solo quella mentale, di cui sul web molti dei miei articoli- Asino Rosso ed altri siti e blog- in una visione aristotelico-araba. Si tratta di una posizione che lo avvicina agli arabi, di cui è erede. Nel Convivio e nella Monarchia Dante recepisce a pieno il pensiero di Ibn Rushd (Averroè), sostenendo che "è evidente che il termine ultimo della potenza dell'intera umanità è la potenza o virtù intellettiva". E il genere umano è assolutamente simile a Dio quando è assolutamente uno. Una tesi dantesca che il Sommo Poeta riprende dagli arabi. Al farabi ed Averroè la fanno da padroni su questo punto, mentre sulla teoria della luce, in cui Dante scioglie le anime, l'Alighieri inclina decisamente verso Avicenna (Ibn Sina). L'amoroso uso di sapienza, per dirla con Dante, è il termine ultimo della conoscenza.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi
Nessun commento:
Posta un commento