lunedì 14 maggio 2018

IL MIRACOLO DEL LIBANO

Se è vero che la situazione politica si è andata complicando per un diverso e più sofferto rapporto di forze tra i gruppi politici, è anche vero che le basi e le regole costituzionali del Libano vanno considerate come elemento di perdurante stabilità, aldilà della variegata e spesso contraddittoria galassia politica e civile del Paese dei Cedri. Il contesto internazionale in cui il Libano si muove, soprattutto segnato dalla crisi siriana, sembra da un momento all'altro riflettersi negativamente su tutta la regione e anche sull'attuale dibattito interno a Beirut. Tuttavia le cose non esattamente così, perché gli stessi Hezbollah, impegnati a fianco dell'Iran sciita, mostrano una certa autonomia di giudizio e lanciano segnali di sganciamento dalle loro posizioni in Siria almeno quando si tratta di operare sul fronte interno. Elemento questo di grande intelligenza politica e di senso dello Stato anche da parte di chi, in apparenza, potrebbe essere trascinato verso fughe in avanti. A monte di tutto questo gioca un grande ruolo decisivo l'azione della Banca centrale libanese, che adottando misure innovative, si è rivelata un autentico antidoto alle ripetute crisi politiche del Paese. La Banca centrale libanese detiene d'altra parte un'altra grande risorsa: le seconde riserve aurifere del Medio Oriente, circostanza che è in grado in un certo senso di moderare le segrete spinte in avanti del movimento degli Hezbollah. Non resta che attendere gli sviluppi di una partita di difficile entità, ma che ancora una volta sarà risolta secondo il modello tradizionale libanese.
Casalino Pierluigi, scrittore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949, già funzionario amministrativo del Ministero dell'Interno.

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