A pochi mesi dall'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale, Filippo Maria Corridoni, all'età di 28 anni, moriva a San Martino del Carso durante la terza battaglia dell'Isonzo. Sindacalista ed interventista, Corridoni, riteneva che la partecipazione dell'Italia alla guerra avrebbe svecchiato il Paese, pur nella gravità di un evento così drammatico e sanguinoso. Il sindacalismo di Corridoni fu di carattere nazionale, ma il suo nazionalismo non era inteso come volontà di potenza, ma come ragione sociale e solidaristica della comunità nazionale. Corridoni interpretò meglio di altri lo spirito del suo tempo, maturando esperienze culturali e politiche diverse, in vista della restituzione al popolo italiano della sua anima profonda. Il suo interventismo fu criticato severamente da Renato Serra, altro intellettuale interventista, il quale morì a sua volta nel conflitto in data precedente a quella di Corridoni, il luglio 1915: Serra si ricredette del suo interventismo, scrivendo una dura contestazione della guerra, mentre Corridoni riteneva la guerra qualcosa di male necessario. Tuttavia, aldilà della situazione contingente, Corridoni fu un profeta della società organica, avendo intravisto il manifestarsi della tendenza comunitaria in prevalenza rispetto a quella della società politica. Molte delle idee di Corridoni trovano riscontro nella politica dei nostri giorni.
CASALINO PIERLUIGI, scrittore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949, già funzionario amm.vo del Ministero dell'Interno
CASALINO PIERLUIGI, scrittore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949, già funzionario amm.vo del Ministero dell'Interno
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