giovedì 18 gennaio 2018

INDIA-PAKISTAN, UNA RIVALITA' PIU' PERICOLOSA DI QUANTO SI PENSI

Sulla rivalità tra India e Pakistan sono versati fiumi di inchiostro e di eloquenza fin dal momento che l'Indostan britannico fu spartito in due diversi stati antagonisti non solo per motivi di estrazione religiosa, ma anche per contrapposte élites politiche. A distanza di 70 dalla nascita di India e Pakistan, anche dopo la separazione della costola orientale dal Paese dei "Puri"(così si definisce appunto il Pakistan), divenuta poi Bangla Desh, nel 1971-1972. Oggi, in forza di una straordinaria corsa agli armamenti, anche nucleari, sempre più sofisticati e drammaticamente distruttivi, i due Paesi hanno alzato terribilmente il livello di tensione, nonostante qualche timido segnale di disgelo, se pur di incerta portata. Difficile prevedere gli esiti di tale contenzioso che non riguarda soltanto gli equilibri del subcontinente indiano, ma allunga la sua ombra sulla sicurezza dell'intero Estremo Oriente e del resto degli scacchieri internazionali. Circostanza, quest'ultima, che si affianca all'altra grande crisi dell'area, quella coreana, anch'essa foriera di sviluppi imprevedibili, nonostante le offerte di collaborazione avanzate da Pyongyang nei confronti di Seul con il pretesto di un dialogo sportivo. Per tornare ad India e Pakistan, occorre riflettere sul livello avanzato di preparazione delle due opposte realtà militari. Se si aggiunge che Israele tiene la parte dell'India, nel timore che il know-how pakistano favorisca il sorgere di un sistema nucleare arabo, dopo quello iraniano, mentre la Cina sostiene Islamabad in funzione anti-indiana, dati i noti dissidi tra India e la Cina.
CASALINO PIERLUIGI, scrittore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949, già funzionario amministrativo del Ministero dell'Interno

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