domenica 17 settembre 2017

IL TRATTATO DEL 24 MARZO 1860

Non appena firmato il trattato della cessione , 24 marzo 1860, le truppe francesi lasciarono la Lombardia per insediarsi appunto nei nuovi acquisti. Il trattato, infatti, dichiarava: "... il re di Sardegna consente alla riunione della Savoia e del circondario di Nizza alla Francia, rinuncia per sé e per tutti i suoi discendenti e successori in favore di S.M. l'imperatore dei Francesi, ai suoi diritti e titoli sui detti territori". Le condizioni della rinuncia, suggerite dallo spregiudicato Cavour, servivano ad ammorbidire le ire dell'opinione pubblica nizzarda, savoiarda e sardo-piemontese, anche non fu facile egualmente placare la levata di scudi che ne seguì. Il trattato fu sottoscritto per la Francia dal barone Talleyrand-Perigord, ministro plenipotenziario presso la corte di Torino e da Vincenzo Benedetti, direttore degli affari politici del ministero degli esteri a Parigi. Per il Piemonte fu sottoscritto dal conte di Cavour, che fu investito dall'accusa di traditore della patria e dal cavalier Farini, medico definito dai più fallito, nominato nell'occasione ministro degli interni, visto che nessun sardo avrebbe voluto apporre simili firme. Il trattato fu accolto dalla gente come atto infame e venne forzatamente approvato dal parlamento. I nizzardi e i savoiardi, prima di essere ceduti o meglio venduti, avrebbero dovuto a loro volta esprimersi e anche ciò fu atto non libero, ma ispirato segretamente per consentire alla Francia di occupare militarmente e senza colpo ferire territorio italiano. Leggere sul web tutti i miei articoli su Nizza sabauda.
Casalino Pierluigi

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