lunedì 3 luglio 2017

LA CIVILTA' DELL'ULIVO

Il Mediterraneo è la culla della civiltà dell'ulivo, momento centrale nella vita dell'uomo, perché di pane ed olio si sopravvive senza problemi. L'ulivo è una risorsa tanto ricca quanto emblematica di una cultura che solo questo mare sulle cui sponde l'umanità ha dato miglior prova di se attraverso secolari esperienze di idee e di vita. Su Sanremonews ho celebrato l'ulivo di Sanremo, testimonianza millenaria di una terra che conosceva l'ulivo prima dell'ulivo stesso, davanti al proprio mare, nell'abbraccio delle sue colline, sotto un cielo che ha visto succedersi imperi e uomini alla ricerca di un futuro.Per conservare gli ulivi oggi non basta più il clima e la pazienza degli uomini, ma l'impegno resta affidato alla politica. Pirandello, Sciascia, Camilleri ed altri, per non dimenticare i liguri che con l'ulivo vivono un rapporto ancestrale. La sapienza di questa pianta ci insegna ad avere speranza: se si va in Sardegna o in Corsica si incontrano tra i più antichi lasciti della civiltà dell'ulivo: in particolare in Sardegna, dove si fa ammirare la maestà del "S'ozzastru" di Luras, che ha superato i 4000 anni di età ed è per questo l'albero più antico d'Italia, così affascinante come gli ulivi portoghesi, antichissimi e contenenti ancora il vasellame romano, come gli ulivi liguri, come dicevo prima, che sono "gli alberi toccati dal cielo, alberi della grazia con le radici affondate nei secoli (ce li descrive in tal modo il ligure Biamonti). L'ulivo, frondoso dono di Dio, segno di salvezza che fa ben sperare in un avvenire radioso.
Casalino Pierluigi, scrittore ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949, anche sul web

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