LA VITTORIA MUTILATA O COME SI DICEVA "MUTILA"

Fu il simbolo dell'inettitudine del governo italiano venne mostrata al Paese al momento delle trattative di pace, che confermarono la stessa incapacità negoziale interpretata durante gli accordi raggiunti con gli Alleati in vista dell'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale. L'Italia, infatti, alla quale Francia e Gran Bretagna avevano promesso con il Patto di Londra notevoli acquisizioni territoriali nei Balcani per convincerla ad entrare in guerra, venne trattata dalle potenze vincitrici come un'intrusa. Circostanza che apparirà chiara anche durante e dopo la Conferenza di Pace di Sanremo del 1920, ricordata sul web anche dallo scrivente in altre occasioni sul web, e di recente dallo stesso Professor Andrea Gandolfo su Sanremonews. Le spartizioni di influenze in Medio Oriente in occasione delle determinazioni assunte circa il destino dei territori ex ottomani, ma soprattutto la disattese rivendicazioni italiane dell'Istria e della Dalmazia, provocarono un moto di protesta. L'opinione pubblica in genere e i nazionalisti in particolare cominciarono a parlare di "vittoria mutila". Clamorosi insuccessi diplomatici, crisi economica, scioperi, disoccupazione e disordini, stavano minando le basi dello Stato liberale, aprendo le porte alla dittatura fascista.
Casalino Pierluigi, scrittore e studioso ligure di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949, anche sul web