domenica 14 maggio 2017

IL TEMPO E LA MEMORIA: NUOVE RIFLESSIONI.

Il Tempo e la Memoria, il mio libro su cui sono stato intervistato anche da Radio 24 de Il Sole 24 Ore, offre l'occasione di una riflessione sulla memoria e sul ricordo degli eventi che la memoria ha iscritto in essa. "Agisci in modo che ogni atto sia degno di diventare un ricordo", scriveva Immanuel Kant. Il significato etimologico del ricordo è quello di (re-nuovo- cor -cuore) è l'atto di richiamare fatti, episodi ed avvenimenti passati e soprattutto vissuti nel passato. Si fa riferimento al cuore, perché un tempo il cuore era considerato la sede della memoria e dell'anima. Entrambe "forma" dell'uomo. Come è difficile, quindi, definire l'anima, altrettanto difficile è definire il ricordo. Come l'anima, il ricordo non si può toccare o controllare in genere con i sensi. Ecco perché Kant ci suggerisce di riempire questa specie di misterioso ed affascinante magazzino delle memorie e della nostra mentre con azioni belle, vissute, di attimi ben goduti, in modo che il ricordo, improvviso ed inatteso, sia consolatorio e positivo per la nostra vita, quasi a creare per noi la base del nostro futuro, un futuro da immaginare aurorale e senza inizio e fine. Dei ricordi siamo spesso orgogliosi, ma in alcuni casi non vorremmo ricordarli: la condizione umana nella sua difficoltà ci lascia l'amaro dei momenti terribili della nostra vita. I ricordi certificano la nostra vita nel bene e nel male, le nostre esperienze, descrivono l'impronta di noi stessi e ci ci dicono come siamo diventati. Un viaggio, anche a ritroso, in noi stessi, che fa sì che noi pensiamo al faticoso viaggio in noi stessi e nel mondo la vera condizione umana. Qui sta anche il segreto de IL TEMPO E LA MEMORIA-LA STORIA DI MICHELE CASALNO: una memoria, come diceva mio padre Michele, che, se è anche il più delle volte dolorosa, serve per imparare e non averne più paura.
Casalino Pierluig, autore e studioso di Imperia, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949, anche sul web

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