Nel manifesto del Futurismo (1909)di Marinetti Sigrified Giedion avvertiva l'eco di una conferenza tenuta dal fisico matematico Hermann Minkowsi nel 1908 che evocava il destino del tempo e dello spazio, cioè svanire in un'unica e nuova entità indipendente.In realtà però la cosa era accidentale, in quanto Marinetti non poteva recuperare un discorso tanto tecnico nella sua proiezione artistica. Fu solo a partire dagli anni Venti, in seguito agli studi sulla verifica della deflessione della luce stellare da parte di Arthur Eddington durante l'eclissi totale di Sole del 1919 che la relatività fece il suo ingresso nel più ampio dibattito culturale. Roman Jakobson, linguista, testimone della stagione del futurismo russo, narrava di aver rappresentato in proposito a Vladimir Majakowskij (che ne era rimasto colpito) la teoria della relatività. In seno al futurismo italiano tali considerazioni entrarono più tardi e in LA NUOVA TEMATICA FUTURISTA IMMAGINATIVA QUALITATIVA del 1940, redatto in collaborazione di Marcello Puma, ex allievo di Giulio Castelnuovo, uno dei più noti studiosi italiani di Einstein, Marinetti ebbe a scrivere: " Matematici, vi invitiamo ad amare nuove geometrie e campi gravitazionali creati da masse muoventisi con velocità siderali". Le ricerche successive ci hanno portato sull'onda della profezia futuristica ad aprire il capitolo di straordinarie esplorazioni cosmiche ancora in grande sviluppo.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi
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