Se uno storico come il Grunebaum parte dalle posizioni dello storicismo umanistico, agli antipodi del teocentrismo islamico, il Cantwell Smith si avvicina all'Islam da una posizione che più prossima e congeniale, una forte e impegnata coscienza religiosa, di trascendente religiosità. Ciò che, tuttavia, suscita perplessità di questa posizione è il limitare, come sembra fare il Cantwell, l'autentico fondo religioso di Islam a quel fatto e rapporto individuale, per cui in verità l'Islam non differisce troppo dal Cristianesimo, anzi da ogni deismo, un Islam, in altri termini da hanif o da monoteisti preislamici d'Arabia, un Islam ante litteram. Ma nell'Islam, nella sua realtà storica, come ha ben precisato anche Harouani, anche nel suo minimo include Dio e l'uomo, ma soprattutto Dio, l'uomo e il Corano e soprattutto il Profeta Maometto. Ed è proprio questo che ci rende incomprensibile la conversione all'Islam di molti occidentali. L'Islam storico, dunque, trascese quel momento iniziale del rapporto Dio-uomo in un complesso dottrinale che e sociale che si potrà dire più o meno macchinoso e accettabile dello stesso Cristianesimo, ma la cui concreta e massiccia realtà è innegabile, come prova l'indagine semantica che molti testi promuovono al riguardo. Un esame che sembra voler riproporre a detta del Cantwell un ritorno improbabile alle origini dell'Islam come sfortunatamente alcuni moderni settori di essi si lasciano andare con effetti pericolosi.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi
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