mercoledì 2 novembre 2016

LA RUSSIA VISTA DA PIERO GOBETTI by Laigueglia's scholar Casalino Pierluigi

Le anime morte di Gogol, il grande affresco della Russia, scritto sul modello dantesco, esprimono tutto l'orgoglio de popolo russo e ne lasciano intendere il suo spirito, compreso il suo aspetto più recondito, quel suo demone interiore che lo anima da sempre e che sembra riemergere nella moderna Russia di Putin (vedi IL TEMPO E LA MEMORIA-LA STORIA DI MICHELE CASALINO, intervista di Casalino Pierluigi, autore e studioso ligure, nato a Laigueglia il 29/6/1949). Le vicende del 1917 suscitarono nel mondo grandi passioni e grandi avversioni. Gobetti, di formazione liberale e certamente anti-marxista, sostenne comunque che le forze sprigionate dalla Rivoluzione russa avevano qualcosa di positivo. "Trockij, dice Piero Gobetti, afferma per primo una visione liberale della storia, una visione che giustica, secondo l'intellettuale torinese, una "moralità" della Rivoluzione.bolscevica. Tesi suggestiva e che perse nel tempo il suo originale significato di fronte al degenerare delle premesse speranzose con ilritorno al demone autocratico con Stalin. Ma la tesi di Gobetti ci aiuta oggi a comprendere in un certo senso il perché dei perché della Russia. Chi oggi pensa, infatti, che la Russia non sia una piena democrazia all'occidentale, probabilmente, dovrebbe tenere conto del realismo della storia che non ammette accelerazioni e ci richiama al rispetto della sua logica, una logica che sottende le vicende in genere di ogni popolo.
Casalino Pierluigi, autore e studioso ligure, nato a Laigueglia il 29 giugno 1949.

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