martedì 7 giugno 2022

 


Il tema delle reciproche influenze tra la lirica romanza e quelle arabo andaluse ed ebraico andaluse é oggetto da lunga data di analisi e di studi comparati. Se la poesia popolare amorosa composta infatti nelle lingue romanze e destinate al canto e alla danza ci parlano molte fonti cristiane dell'Alto Medioevo, tuttavia, di poesie così antiche in volgare sembrava non se ne fossero conservate. E invece un manoscritto con le omelie di Origene della Biblioteca di Wurzburg ce ne ha restituito un verso in lingua italiana. Si tratta di un frammento di canzone di donna in volgare che, oltre a rivelarsi il primo componimento poetico sin qui scritto nella lingua italiana, ci fa conoscere in versi i primi turbamenti amorosi di una giovane donna. Ella confessa alla madre i propri sentimenti in un contesto che fa richiamo all'antica lirica popolare romanza (chanson de femme) e si mostra il canto intonato da una ragazza innamorata, come si osservò più tardi nel filone rigoglioso delle cantigas de amigo galegoportoghese dei secoli XIII e XIV. A tale ipotesi sembrò dar corpo la scoperta,nel 1948, delle cosiddette khargiat ( in arabo uscite),cioè piccoli versi in volgare romanzo andaluso, spesso mescolato da forme arabe ed ebraiche ispaniche che chiudono alcuni componimenti strofici dettati nella loro lingua da poeti arabi ed ebrei di al-Andalus, cioè la Spagna islamica, anzi islamizzata. Le khargiat romanze, i cui più antichi esempi e modelli risalgono alla prima metà del XI secolo e dunque precedono non di poco le prime liriche trobadoriche, sono forme poetiche di evidente tonalità popolare, contraddistinte da semplicità di sentimento e immediatezza di espressione, da un soggetto femminile. Ci sono qui gli echi indiretti della figura femminile descritta e cantata da Ibn Hazm ne Il collare della colomba, dove, peraltro, l'animo femminile attraversato dall'amore viene quasi proposto con delicato timore. Riferendosi alla situazione iberica Menendez Pidal riconosceva nei tre generi

Casalino Pierluigi