domenica 11 marzo 2018

MORTO UN STALIN SI FA UN PUTIN

L'opera teatrale cinematografica del regista satirico italoscozzaese Armando Iannucci è caduta sotto gli strali della censura russa: Segno dell'avvitamento autocratico del potere in Russia in vista della ormai certa rielezione di Putin al vertice dello Stato e del riprendere della propaganda filorussa nel mondo, avviata con il lancio della rivista Sputnik e con l'azione destabilizzatrice del Cremlino in Occidente come si è visto durante le elezioni americane del 2016. L'iniziativa restauratrice di una Russia dispotica ha trovato conferma nel tragico affaire dell'ex spia russa avvelenata in Gran Bretagna e che suscita inquietanti preoccupazioni nel mondo libero. Nel rimandare alla lettura del mio analogo articolo su Asino Rosso, rinvio anche all'ascolto su Youtube culture 1 all'ascolto delle mie considerazioni.
Casalino Pierluigi

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