sabato 1 marzo 2025

Imperia, Pertini, orizzonti di gloria

 



A novembre si celebreranno i quarantacinque anni dalla visita di Sandro Pertini ad Imperia, un evento che è rimasto impresso nella storia della città e della provincia e che ancora oggi suscita emozioni e sentimenti di gratitudine e di rispetto per un Presidente che è rimasto nel cuore di tutti gli italiani come fulgido esempio di saggezza e di equilibrio, oltre che come modello di uomo, di partigiano e di statista in anni difficili della Repubblica e che sono stati definiti "gli anni di piombo". Pertini, a questo proposito, incarnò la Resistenza del Paese contro il terrorismo (delitto Aldo Moro) e contro la criminalita' organizzata (delitto Piersanti Mattarella). Questi eccezionali ricordi vivono nella memoria di chi fu testimone di quelle giornate gloriose trascorse nella nostra città. Il Presidente Pertini venne ad Imperia infatti (e soprattutto) per decorare il Gonfalone della Provincia di Imperia della Medaglia d’oro al valor militare per l'attività partigiana. Era il 16 Novembre 1980. Il giorno prima, 15 novembre, Sandro Pertini aveva visitato Palazzo Guarneri, ricevuto dal presidente del Circolo Parasio, Giacomo Raineri e dai dirigenti, accompagnato dal presidente del Movimento Resistenza Unita, Ottavio Siri, dal Prefetto Alessandrini, dall’allora Sindaco di Imperia Renato Pilade e dal Presidente della Provincia Titta Novaro, mancato prematuramente l'anno dopo. Le foto del tempo ci mostrano Pertini accolto, come dicevo, da Giacomo Raineri, da Giancarlo Tortello e dal prof. Biga, direttore scientifico del Movimento della Resistenza Unita e da quanti, allora presenti e che, purtroppo, oggi non ci sono più. Analoga documentazione ricorda le visite rispettivamente alla Provincia e al Comune di Imperia:  il Presidente della Provincia Titta Novaro e e il Sindaco di Imperia Renato Pilade accolsero infatti Pertini nelle rispettive sedi istituzionali. La visita ufficiale ad Imperia del Presidente (che soggiorno' nell'alloggio di rappresentanza nel Palazzo del Governo, cioè della Prefettura) non fu solo finalizzata alla consegna della Medaglia d'Oro alla Provincia, ma fu segnata anche dai numerosi incontri con tutte le autorità civili, militari e religiose, i parlamentari, le diverse istituzioni ed associazioni, gli studenti e la gente comune, che lo accolse con grande entusiasmo e simpatia. Pertini rese onore in Piazza della Vittoria ai caduti di tutte le guerre ed ebbe modo anche di recarsi alla Casa di riposo Agnesi per fare sentire la sua vicinanza e il suo affetto agli anziani ospitati. A margine della parte ufficiale della visita, infatti, si ebbero occasioni private, non meno significative come l'intrattenimento a cena la sera sempre del 15 novembre presso il ristorante "da Clorinda" in compagnia di partigiani e della sua sua antica amica Clorinda, un pezzo di storia imperiese ormai purtroppo scomparso. Pertini si recò, tra l'altro, nell'occasione,anche a Lucinasco per trovare l'amico Professor Ferrero Rinaldo, anch'egli scomparso (e marito della Professoressa Abbo) che era stato partigiano con lui: nel cosiddetto "Castello" di Lucinasco, nell'occasione, venne preparata in omaggio al Presidente una torta tradizionale. Per concludere fa un po' sorridere la proposta di intitolare la pista ciclabile al nome di Pertini, circostanza che è certamente lodevole e rispettosa della figura del Presidente, ma che appare soltanto una simpatica idea.

Casalino Pierluigi 


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