domenica 23 febbraio 2025

Attacco alla democrazia

 


Lo stato di salute delle democrazie sta peggiorando più si va avanti nel XXI secolo. Intanto il numero dei paesi democratici diminuisce e in seno a quelli che ancora si definiscono democratici una violenta polarizzazione sia in termini di opinioni che di distribuzione del reddito e delle possibilità culturali (ridotte queste ultime ad un simulacro di cultura, anzi di pseudo cultura, di bassissimo livello). Si assiste infatti anche ad un peggioramento delle competenze degli adulti e degli adolescenti, fenomeno avviato fin dal 2008 a causa della diffusione di internet, e dei social Networks e degli smartphones. Il 2007-2008, non a caso, furono gli anni in cui la finanza americana produsse la più grave crisi degli ultimi decenni, quella dei mutui senza valore, che rivendeva ad ignari e sprovveduti investitori una quantità di prodotti finanziari dalla struttura incomprensibile. L' Occidente, soprattutto, pagò molto cara quella crisi. E l'indebitamento del ceto medio, la rabbia diffusa nelle società impoverite e nei certi di potere furono certamente creati da quella crisi. I social media tuttavia sembrano fatti apposta per ingigantire il problema, amplificando pericolosamente tutto ciò che colpisce l'immaginazione, l' emotività e la paura, allo scopo di distorcere la percezione di chi è più fragile, più impressionabile e meno dotato di senso critico. La cosa più grave è che gli effetti collaterali negativi dei social media erano perfettamente a conoscenza dei proprietari delle piattaforme dei media, che non hanno rinunciato ai loro giganteschi guadagni, alimentando con le tecnologie messe in circolo le dipendenze di milioni di persone e rendendo sempre più probabili diverse forme di depressione e di ansia in particolare presso le giovani generazioni. In tal modo si è generata una diffusione incontrollata e incontrollabile delle informazioni false e della propaganda più faziosa, ispirate alle idee di Ayn Rand sul valore dell'egoismo e alla visione di Ray Kurzweill, il teorico della singolarità, che prevede il superamento dell' intelligenza della macchine su quella umana. Da qui nascono le teorie che di gente come Elon Musk, più interessato alla libertà di fare business che alla democrazia: teorie alla base della vittoria di Donald Trump e che condannano la moderazione e definiscono libertà di espressione il far circolare falsità. Falsità pericolose amplificate per i miglior interessi delle piattaforme e che trascinano le democrazie verso il baratro. Un baratro verso cui già spingono  attivamente le centrali degli Stati totalitari e che puntano a dare una spallata a secoli di democrazia e di tolleranza, con la complicità degli utili idioti che professano la fede nella disinformazione e nell'egoismo sfrenato. Se si vuole sopravvivere a questa tempesta spaventosa occorre una rinascita democratica che riscopra  quei valori che soli possono recuperare  gli ideali e i sentimenti più profondi che sono alla radice della nostra civiltà.

Casalino Pierluigi

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Roberto Guerra

 


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